La pratica osteopatica necessita di una conoscenza approfondita dell’anatomia e delle funzioni fisiologiche e meccaniche del corpo umano. Deve possedere la capacità di stabilire una diagnostica di esclusioni e di indicazioni sulla base di un colloquio preliminare classico e di proporre un trattamento sui problemi funzionali.

Il programma del primo anno
Seppur il primo e il secondo anno debbano essere dedicati per buona parte del tempo allo studio delle scienze mediche fondamentali (ciò al fine di facilitare il proseguimento del corso), tuttavia, sin dalle prime settimane e per tutto l’anno, gli studenti devono essere messi a confronto con situazioni pratiche e iniziati all’arte osteopatica nei suoi aspetti più tecnici.

Il programma del secondo anno
Il secondo anno è quello della conferma delle competenze manipolative, alla scoperta di nuovi principi tecnologici. Questo è anche l’anno – a livello teorico – della comprensione, tramite la psicologia, degli aspetti olistici e psicologici della clinica umana.

Il programma del terzo anno
Alla fine del terzo hanno lo studente deve avere « nelle mani » l’insieme più completo delle tecniche applicate al sistema muscolo-scheletrico. Questo è l’anno dell’iniziazione alle tecniche viscerali ma anche quello dello studio approfondito della semiologia medicale necessaria alla formazione di professionisti ad alto livello di responsabilità.

Il programma del quarto anno
Il quarto anno sviluppa l’approccio osteopatico viscerale in costante perfezionamento delle tecnologie che interessano il sistema locomotore. Si deve proseguire con lo studio della semiologia medicale ed è necessario dedicare un certo numero di ore alla riflessione clinica. Tutte le conoscenze devono essere ordinate per prepararsi alla clinica con le migliori garanzie di risultato.

Il programma del quinto anno
Nella fase finale lo studente deve essere messo a confronto con particolari campi di applicazione dell’osteopatia. E’ allo stesso tempo l’anno della clinica e dei lavori di preparazione per l’elaborazione della tesi di fine corso. Questa ultima prova prima dell’accesso alla professione segna la qualità della formazione raggiunta e rivela l’obiettivo di rigore e serietà fissato dall’ente di formazione.